Einstein è universalmente noto come il più importante e popolare scienziato del ‘900, padre della teoria della relatività generale, ideatore e fondatore dei paradigmi che reggono la nascente meccanica quantistica.

Oltre ai suoi meriti scientifici, riconosciutegli con il Nobel del ’21 per l’esatta e rivoluzionaria spiegazione dell’effetto fotoelettrico, Einstein è ricordato come uomo di pace per aver combattuto gli orrori delle due guerre mondiali, tanto che la rivista Time lo nomina uomo del secolo.

E’ stato assunto come impiegato presso l’Ufficio Brevetti di Berna dove pubblica nel 1905 cinque basilari studi teorici su Annalen der Physik. Oltre al lavoro che gli è valso il Nobel, citiamo l’interpretazione del moto browniano e la formulazione della teoria della relatività ristretta che, oltre a rivoluzionare il concetto di spazio-tempo, introduce anche la famosa equivalenza tra massa ed energia E=mc 2 . Nel 1914 si trasferisce a Berlino, presso l’Accademia prussiana delle Scienze, dove si distingue anche per le sue idee pacifiste in contrasto con il nazionalismo imperante tra i suoi colleghi. Nel 1916 pubblica i fondamenti della teoria della Relatività generale, che mette mano alla teoria della gravitazione di Newton. Tale teoria trova mirabile dimostrazione sperimentale nel 1919 ad opera dell’astronomo inglese Arthur Eddington, che rende Einstein celebre in tutto il mondo.

Nel ’32 si trasferisce a Princeton in USA cercando, invano, di creare una teoria che unisca relatività generale e meccanica quantistica. Nel ’39 firma una lettera al Presidente Roosevelt in cui si sottolineano le pericolose applicazioni militari dell’energia atomica. Da qui nasce il Progetto Manhattan ad opera degli Stati Uniti che si concluderà nel ’45 con il lancio delle due bombe nucleari su Hiroshima e Nagasaki.

Finita la guerra rimane da gestire il nuovo ordine mondiale dominato dalle due superpotenze ed Einstein si distingue, prima di lasciarci, con l’ultima sua lettera dell’11 aprile 1955 a Bertrand Russell, in cui ribadisce il suo assenso ad un manifesto che invita tutte le nazioni a rinunciare alle armi nucleari.
Il 14 aprile 1955, Einstein si spegne in ospedale a Princeton.