Il dialogo tra la matematica e la letteratura è sempre stato intenso e proficuo.

Dopo una carrellata su alcuni autori e scienziati che hanno contribuito a mantenere vivo questo rapporto tra ambiti apparentemente distanti tra loro, esploreremo la presenza e l’influenza della matematica nelle opere di Dante Alighieri e in quelle di Robert Musil, soprattutto nella “Divina Commedia” e ne “L’uomo senza qualità. Sebbene separati temporalmente da sei secoli e immersi in due culture aventi una differente concezione dell’uomo, ciò che unisce queste due grandi figure è la ricerca di una visione unitaria dell’esistenza umana e quindi della conoscenza. Ricerca che per Musil risulta molto più difficile a causa della frammentazione del sapere e della frattura tra la cultura umanistica e quella scientifica, che persiste nei nostri giorni.