FONDAZIONE FARAGGIANA – Gastronomia spaziale
Conferenza
Relatore Alessandro Marzo Magno, giornalista e scrittore
Autore di circa diciassette libri, ha iniziato a scrive come saggista storico riguardo alla sua esperienza durante le guerre in ex-Jugoslavia. Il suo libro “L’alba dei libri: Quando Venezia ha fatto leggere il mondo”, tradotto in diverse lingue, ha riscosso un grande successo. Nel 2015 arriva in finale al Premio Bancarella della cucina con il libro “Il genio del gusto. Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo”, edito da Garzanti, classificandosi in seconda posizione. Nel 2019 ha vinto la sezione “La cucina della memoria” del premio “Iolanda” con il libro “Il ricettario di casa Svevo”. Negli anni 2014 e 2015 ha insegnato presso l’Università Statale di Milano tenendo un laboratorio semestrale di storia del cibo. Partecipa a numerose trasmissioni televisive (Geo & Geo Rai 3, Buono a sapersi Rai 1).
Nello spazio non si può certo mangiare un panino – anche se qualcuno aveva provato a portarlo – una briciola non cadrebbe sul pavimento, a causa dell’assenza di gravità, ma fluttuerebbe e potrebbe finire nei comandi, provocando corti circuiti e incidenti gravissimi. Quindi ci si portavano a bordo panini piccoli e compressi in modo da poter essere mangiati in un solo boccone. Le missioni Gemini erano brevi, un paio di giorni, qualcuno aveva pure pensato di affidare i comandi ad astronauti sovrappeso e lasciarli a digiuno. Non si è mai fatto, per fortuna. Si è poi passati ai cibi in tubetto: di fatto omogeneizzati come quelli per i bambini e inseriti in tubetti del tutto simili a quelli usati per il dentifricio.
Un passo avanti è stato fatto con la liofilizzazione e con l’Apollo 11 sono andati sulla Luna gli Spaghetti and meatballs, ovvero ciò che gli americani pensano si mangi in Italia. Nella stazione spaziale, invece, si consuma cibo disidratato, ma gourmet, reidratato e scaldato. Quando in orbita c’era Samantha Cristoforetti gli alimenti erano stati cucinati dallo chef padovano Stefano Polato e preparato dalla Argotec di Torino.
La conferenza rientra nel ciclo “Che fai tu, luna in ciel?“
Il 2019 è l’anno della LUNA e la Fondazione Faraggiana celebra i cinquant’anni dello sbarco sul nostro satellite con tre importanti ospiti: i professori Piero Martin e Roberto Ragazzoni ed il giornalista Alessandro Marzo Magno. Per capire che cosa potrebbe riservarci il futuro e ripercorrere gli eventi che hanno segnato la nostra storia spaziale, a partire dall’impresa dell’Apollo 11, la Fondazione propone tre incontri, dal consueto taglio scientifico-divulgativo. Verranno affrontati aspetti diversi ed anche curiosi di un’avventura che ha cambiato il corso della storia consentendo all’uomo di superare ogni confine conosciuto.
Prossimo incontro
Martedì 19 Novembre
Dal:
Al:
Orario: martedi dalle 18,00
Dove: Sede Fondazione Faraggiana
Indirizzo: Via Carlo Bescapè, 12, 28100 Novara NO, Italia
Prezzi: ingresso libero
Informazioni: info@fondazionefaraggiana.it
Organizzazione: Fondazione Faraggiana
Voci collegate:
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