Nacque a Venezia, nel 1365. Suo padre, Tommaso di Benvenuto da Pizzano, laureato a Bologna in medicina e astrologia, si trasferì alla corte di Carlo V di Francia, in qualità di astrologo, quando la figlioletta aveva solo quattro anni. Le diede un’approfondita istruzione, in un clima di grande fermento intellettuale, promosso dal Petrarca.
La maritò, quindicenne, al nobile piccardo ‘Etienne de Castel, notaio e segretario del re, che morì nel 1390. Christine, che tre anni prima aveva perso anche il padre, aveva venticinque anni e tre figli. Per sopravvivere, si fece “imprenditrice”. 

Divenne scrittrice di mestiere, al servizio dei nobili e della corte. Allestì uno “scriptorium”, producendo codici innovativi, abilmente confezionati. Vi pubblicò anche i suoi libri, affidando alle miniature la sua immagine. Vestì sempre di blu, il colore degli intellettuali. Con il “Livre de la Cité des Dames”, in risposta al Boccaccio e a Jean de Meung, diede il via alla “Querelle des femmes”. A lei sono attribuiti molti primati: prima storica “laica”, editrice, biografa di professione e analista del mercato editoriale.