I resti romani in Via Bescapè sono uno dei diversi punti della città di Novara in cui è possibile ammirare le vestigia dei fasti romani.
È possibile datare le rovine tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., si può quindi dedurre che la costruzione sia stata contemporanea a quella dei resti in Piazza Cavour.
I resti romani in via Bescapè e l’intricata rete sotterranea che collega le strutture del foro romano
Anche in questo caso, come in molti altri reperti di epoca romana in città, la scoperta dei resti romani in via Bescapè è stata del tutto casuale e abbastanza recente: i reperti sono infatti emersi nel 1922 a seguito di alcuni lavori di demolizione.
I resti romani in via Bescapè visibili dall’esterno sono solo una piccola parte del ritrovamento totale, che si estende a strutture circostanti. In particolare, le rovine sono collegate ad altri reperti emersi nel 1884 e che attualmente fanno parte del piano interrato di un vicino edificio, situato in via Avogadro 7.
Come sempre avviene in casi di ritrovamenti, i reperti sono stati accuratamente analizzati e documentati, e la qualità dei manufatti ha permesso di identificarli come parte dell’antico foro romano.
Anche i resti romani in via Bescapè sono quindi parte di quella città sotto la città che testimonia la fervente attività della città noto come Novaria durante il I secolo avanti e dopo Cristo.
Dopo la faticosa opera di riorganizzazione dei villaggi sparsi che popolavano la zona, la costruzione delle mura di difesa e di altre strutture fu importante per la costituzione del municipium e l’acquisizione della cittadinanza romana da parte di Giulio Cesare nel 49 a.C.
All’epoca, Novara era già un territorio ben formato, con annessi servizi quali edifici pubblici e terme.
La tappa dei resti romani in via Bescapè conclude la linea dedicata all’antica Roma e al Medioevo, un percorso ricco di storia spesso poco conosciuta ma affascinante quanto le dimore ottocentesche.