con Isabella Fiorentini e Alessia Alberti

a cura di Italia Nostra

 

Il Libretto d’appunti noto come codice Trivulziano costituisce, pur nelle sue ridotte dimensioni, uno dei documenti più preziosi del primo soggiorno milanese di Leonardo da Vinci. 

Datato dagli studiosi attorno al 1487-1490, offre esempi significativi dei molteplici interessi del suo autore, così come delle attività prevalenti da lui svolte nell’ambito della corte sforzesca. 

Nonostante la parte prevalente del manoscritto sia occupata da lunghi e pazienti esercizi lessicali e da schizzi e annotazioni riguardanti le tecniche militari e l’architettura civile e religiosa, non mancano spunti suggestivirelativi  all’osservazione diretta dei fenomeni naturali, uno dei quali concorre per altro alla datazione del codice.

Anche in questo piccolo manoscritto milanese ritroviamo così la peculiare attenzione accordata da Leonardo all’esperienza sensibile del realtà, nonché tutta la vivacità e l’irrequietezza intellettuale che costituirono i tratti peculiari della sua personalità, come ricordato dai suoi biografi, primo fra tutti Giorgio Vasari (1511-1574).