Casa Desanti Bossi: la dimora ottocentesca per eccellenza della città di Novara
Casa Bossi è una splendida residenza ottocentesca situata a Novara, forse la più grande e imponente.
Si tratta di un palazzo residenziale, situato nella zona più elevata della città, in una posizione dominante rispetto all’ambiente circostante.
L’edificio è orientato leggermente fuori asse rispetto alla strada, in modo da poter usufruire al meglio della luce. Il panorama visibile dalla facciata è quello delle Alpi, mentre alle sue spalle svetta la cupola della Basilica di San Gaudenzio.
Casa Bossi nacque inizialmente come una struttura di stile barocco. I lavori di ristrutturazione iniziarono nel 1859, quando il proprietario Luigi Desanti commissionò all’architetto Alessandro Antonelli alcune migliorie. Tra queste, la realizzazione di un’estensione del secondo piano e di un nuovo fronte rivolto verso la Contrada di Sant’Agata.
In quell’occasione, l’Antonelli decise di predisporre degli interventi che non stravolgessero completamente l’edificio esistente, ma ne valorizzasse invece le caratteristiche, realizzando così un progetto di grande raffinatezza. Il risultato fu una coniugazione tra il neoclassicismo barocco e l’eleganza ottocentesca.
Le cifre caratterizzanti questo lavoro sono la grandissima qualità architettonica e l’estrema avanguardia, riscontrabile in tutte le strutture del palazzo.
La voglia di sperimentare dell’Antonelli, già espressa nella Cupola di Novara, si rivede qui in numerose soluzioni audaci, realizzate mediante tecniche costruttive innovative. Il risultato di questi interventi è una grande diversificazione degli spazi, nonché una raffinata a riuscitissima applicazione delle decorazioni. Un esempio di queste soluzioni sono i fulcri portanti che sostengono i soffitti a volta molto bassi.
Casa Bossi presenta una superficie complessiva di 6500 mq e conta 200 stanze.
La famiglia Desanti lasciò in eredità Casa Bossi al cavalier Carlo Bossi nel 1880. Nel 1951 Ettore Bossi, l’ultimo erede, muore, e Casa Bossi viene ereditata dall’Istituto Civico Dominioni. Solo nel 1980 la Soprintendenza apre la pratica per rendere Casa Bossi un edificio di interesse storico e culturale. Nel 1990 la proprietà passa quindi al Comune di Novara.
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