Civico Teatro Faraggiana: momenti di evasione offerti dalla città di Novara nel ‘900
Il Civico Teatro Faraggiana nacque nel 1905 per volere per marchese Raffaello Faraggiana, in seguito a un conflitto con il Teatro Coccia per aver trovato quello che considerava il “suo” palco occupato. Il primo a occuparsi del progetto del Teatro Civico Faraggiana fu l’architetto Giuseppe Oliviero, che si era occupato anche dello stesso Coccia.
La pianta prevedeva una struttura ad arena, in cui avrebbero avuto luogo spettacoli equestri e di animali ammaestrati. La capienza era di mille spettatori, accolti in interni finemente decorati.
Nel 1911 il Comune di Novara divenne proprietario del Civico Teatro Faraggiana, oltre che dell’attiguo locale a uso caffè. La condizione era che la destinazione d’uso fosse sempre quella di teatro e che il nome non venisse modificato.
La storia del Civico Teatro Faraggiana conobbe un nuovo aggiornamento nel 1934, quando ebbe luogo un ulteriore rifacimento su progetto dell’architetto ungherese Eugenio Faludi. Gli interventi consistevano in lavori strutturali, rifacimento della scala che portava alla seconda galleria, una nuova cupola, la ristrutturazione del vestibolo della platea e la costruzione di una facciata su Corso della Vittoria che completasse quella già presente su Via dei Caccia, e che venne poi effettivamente collegata dalla pensilina curvilinea.
Lo stile originale venne quindi completamente stravolto, per lasciare spazio a un edificio estremamente contemporaneo, di stampo razionalista.
Un’ulteriore svolta, stavolta negativa, si ebbe nella notte del 12 dicembre 1940, quando un incendio distrusse una parte del teatro. Tra le perdite materiali si annoverarono scenari, strutture in legno e attrezzature di palcoscenico. Il Civico Teatro Faraggiana riaprì i battenti nel 1942.