Palazzo Medici a Novara è uno squisito esempio di architettura cinquecentesca. L’edificio venne costruito intorno alla metà del secolo a opera dell’architetto mediceo Vincenzo Seregni, detto anche Vincenzo da Seregno o Vincenzo dall’Orto.

Seregni fu uno dei protagonisti del movimento artistico che operò e fu testimone del passaggio da Rinascimento a Manierismo. Residente a Lugano, fu molto attivo in tutta la Lombardia, e fu anche, dal 1555 al 1567, architetto della Fabbrica del Duomo di Milano.

Tra le sue opere ricordiamo la collaborazione al sistema difensivo del Castello Sforzesco di Milano e l’inizio dei lavori dell’omonimo Palazzo Medici di Milano.

Palazzo Medici: un edificio manieristico nella culla del Rinascimento novarese

Via Canobio, che ospita anche Casa della Porta e Casa Rognoni Salvaneschi, è la cornice in cui Palazzo Medici sorge.

La particolarità di Palazzo Medici è la decisa rottura con la tradizione architettonica contemporanea, e la volontà di introdurre nuovi elementi, tanto a livello architettonico e strutturale quanto a livello stilistico.

Particolarmente importante risulta l’influenza di Bartolomeo Ammannati, artista poliedrico e innovatore, sul lavoro di Seregni.

A colpire subito è l’esterno, dove si i primi segni di rottura si notano nello stucco, che va a sostituire il classico laterizio. Lo stucco di Palazzo Medici, modellato a finto bugnato, è intervallato da lesene con capitelli ionici e corinzi.

Un’altra rivoluzione è osservabile nei marcapiani ornati all’esterno che, procedendo verso il cortile, diventano più lineari. E proprio nel cortile interno troviamo le quattro pareti sempre rifinite in bugnato al piano inferiore, e con stucchi e lesene ai piani successivi.

Lo stacco tra il primo piano di Palazzo Medici e quelli superiori è evidenziato anche da una fascia marcapiano, decorata da mascheroni ed elementi fitomorfi intrecciati. Una loggia che portava al giardino, sul lato sinistro dell’edificio, completa l’ambiente.

L’edificio è attualmente una residenza privata.