La Barriera Albertina: l’ingresso al cuore della città attraverso una porta in stile neoclassico

La Barriera Albertina è una costruzione risalente alla prima metà dell’Ottocento.

Il 25 gennaio 1836, infatti, il Consiglio Comunale di Novara decise di abbattere le quattro porte della città, e di costruire al loro posto delle strutture che avevano la funzione di caselli daziari.

La porta più grande era quella di San Gaudenzio, che dava sul borgo più popoloso e grande della città di Novara.

Inoltre, la costruzione di Palazzo della Borsa, proprio sulla stessa strada, aveva ulteriormente aumentato il transito delle merci.

Il Comune decise quindi di costruire due edifici, identici ma con differente funzione: una per la riscossione del dazio e una per ospitare il servizio di guardia. Il progetto fu affidato ad Antonio Agnelli.

Il disegno si inseriva all’interno di un piano urbanistico più ampio, che comprendeva l’apertura della Strada Regia, oggi via XX settembre, avente funzione di collegamento tra il nucleo originario della città e i vari sobborghi. Il progetto della Strada Regia era dello stesso Agnelli.

La struttura della Barriera Albertina si caratterizza per l’ordine dorico e le sculture di decorazione, realizzate da Giuseppe Argenti. L’architettura è a pianta quadrata, con un unico livello e tetto piano. L’esterno presenta un bugnato orizzontale interrotto dalle finestre architravate. L’armonia generale delle due strutture suggerisce un’impronta strettamente neoclassica.

Lo storico Francesco Antonio Bianchini si occupò di definire il programma iconografico. A oggi ci sono pervenute le statue dell’agricoltura e del commercio a destra e della beneficenza regia e della gratitudine a sinistra, contenute in apposite nicchie, mentre il progetto iniziale prevedeva anche quelle della concordia e della vigilanza. Il significato metaforico di queste sculture era la glorificazione delle virtù di Carlo Alberto, nonché la celebrazione dell’importanza della città di Novara all’interno dell’economia dello stato sabaudo.

Carlo Alberto inaugurò ufficialmente la Barriera Albertina il giorno del suo onomastico, il 4 novembre 1837, insieme ad altri tre monumenti.

Organizzatore della cerimonia, tesa a ribadire la sovranità di Carlo Alberto attraverso l’utilizzo di quei simboli, fu Giacomo Giovanetti, suo consigliere.

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