Campanile della Basilica di San Gaudenzio: il prisma che segue la Cupola nel panorama della città
Il campanile della Basilica di San Gaudenzio forma, insieme alla Cupola di Novara, l’immagine più rappresentativa e conosciuta della città di Novara. Fino alla costruzione della Cupola stessa, infatti, il campanile era considerato l’edificio più alto della città, grazie ai suoi 92 metri di altezza.
La data d’inizio dei lavori di costruzione del campanile della Basilica di San Gaudenzio viene fatta risalire al 1753, quando l’architetto sabaudo Benedetto Alfieri (1699-1767) viene incaricato dalla città di sostituire la torretta campanaria provvisoria.
I lavori proseguirono per vent’anni finché, nel 1773, vennero interrotti. La costruzione venne ufficialmente dichiarata conclusa soltanto nel 1786, ben vent’anni dopo la morte del suo progettista originario.
La struttura del campanile della Basilica di San Gaudenzio presenta conci di granito di Baveno e laterizio.
10 metri per lato costituiscono la base quadrata del campanile, che si innalza smussando i quattro angoli della base grazie a dei piani inclinati. Ancora più su, la costruzione prende la conformazione di un prisma irregolare.
Proprio la base dell’ultima parte, costituita dalla guglia, ospita otto teste di cherubini in bronzo, realizzate da Giovan Battista Agazzini. Le teste erano in origine collegate tra loro tramite dei festoni anch’essi in bronzo, che però vennero asportati durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’interno del campanile della Basilica di San Gaudenzio è altrettanto affascinante. Sono infatti presenti due rampe di scale, di circa trecento scalini ognuna, che arrivano fino alla cella campanaria senza mai incontrarsi.
Grazie a un sistema di incroci, ogni rampa poggia su una delle pareti perimetrali e su uno dei quattro pilastri interni, realizzati per sostenere il peso delle scale stesse. Ciò lascia quindi il centro della struttura vuoto. In passato, l’apertura ospitava le corde e i contrappesi delle campane. Oggi, invece, è stato costruito un ascensore che permette di raggiungere il Museo della Fabbrica Lapidea e la stessa Cupola.