Chiesa del Monserrato: un edificio neoclassico che ospita decorazioni rinascimentali e barocche
La Chiesa del Monserrato è uno degli edifici di culto, situato nel centralissimo Corso Cavour, che popolano la città di Novara. La Chiesa si trova infatti all’incrocio tra Corso Cavour e Via Monte Ariolo.
Proprio come per la maggior parte degli edifici di culto della città, quali la Chiesa di Ognissanti e lo stesso Duomo, la Chiesa del Monserrato ha una forma finale che è risultato di diversi rimaneggiamenti operati nel corso dei secoli.
Le prime testimonianze della sua esistenza risalgono infatti al XII secolo, mentre nel 1598 si ha certezza della sua consacrazione. Proprio a questo periodo risalgono i dipinti e gli arredi più antichi, ma ancora oggi riconoscibili.
È infatti possibile ammirare due tele di Giuseppe Vermiglio (1585-1635), con soggetti di Santa Giustina e San Dionigi. La Chiesa del Monserrato viene ufficialmente intitolata alla Madonna del Monserrato nel XVII secolo, nel periodo della dominazione spagnola.
L’altare maggiore invece è di epoca barocca, ed è opera di Pietro Francesco Prina, che si è occupato della sua realizzazione dal 1715 al 1717. L’altare ospita anche la statua della vergine, che risale invece al 1626, realizzata dallo scultore Baroffio di Varese.
Dal 1857 Paolo Gaudenzio Rivolta (1818-1873) si occupa di conferire alla Chiesa del Monserrato il sui aspetto attuale. L’architetto riceve infatti l’incarico di allargare Corso Cavour e contestualmente ridefinire le facciate prossime dell’asse, che svolgeva e svolge tuttora l’importante funzione di collegamento tra centro e stazione ferroviaria.
Oggi, quindi, la Chiesa del Monserrato presenta una facciata con elementi neoclassici tanto negli elementi puramente architettonici, come i timpani, le colonne e i cornicioni, quanto in quelli decorativi, come i due medaglioni di Giuseppe Rossi con San Pietro e San Paolo e i due angeli opera di Giuseppe Argenti.
È inoltre presente un finestrone centrale curvilineo, di matrice antonelliana. La pianta è ad aula unica con coro profondo, e si apre a sinistra della navata in un tempietto disegnato da Costanzo Antonelli.