Il complesso monumentale del Broletto è uno dei luoghi più suggestivi di Novara, ricco di storia e perfetta cornice di eventi culturali e non.
Sono quattro gli edifici che, insieme, formano il Broletto Novara.
Il fascino del Broletto Novara tra Medioevo ed età Barocca e il recupero alle forme originarie
Sul lato Nord troviamo il Palazzo dell’Arengo, edificio di architettura medioevale databile tra il XIII e il XIV secolo. Lo fronteggia nel lato meridionale il Palazzo del Podestà, il cui tratto caratteristico sono le cornici in cotto e le finestre ad arco acuto realizzate tra la fine del XIV secolo e l’inizio del XV secolo).
Gli altri lati del Broletto Novara sono dominati rispettivamente dal Palazzo dei Paratici, risalente alla metà del XIII secolo e posto a Est ma nascosto dalla loggia barocca; e dal Palazzo dei Referendari. Quest’ultimo è stato rimaneggiato nel Novecento, quando gli è stato conferito un aspetto quattrocentesco. La sua costruzione risale invece al XIV-XV secolo.
Il complesso monumentale del Broletto era, all’epoca della sua costruzione, il corrispettivo dell’agorà greca, ossia il luogo in cui si svolgevano tutti gli avvenimenti più importanti della vita pubblica.
Si teneva il mercato e le elezioni dei consoli, venivano letti i bandi e i condannati venivano esposti alla gogna. In seguito, con il mutare stesso della vita pubblica, il Broletto Novara divenne la sede degli uffici dell’amministrazione e dal 1800 ospitò gli uffici giudiziari.
I continui rimaneggiamenti a cui i palazzi vennero sottoposti rimasero comunque contenuti rispetto a quelli effettuati nell’Ottocento, quando la struttura venne quasi completamente rivoluzionata.
In quell’occasione vennero manomessi passaggi e aperture, sotto la direzione di Melchioni e Orelli.
La situazione subì un cambio di rotta nel Novecento quando, negli anni tra il 1926 e il 1936, gli interventi di restauro di Bronzini e Lazanio mirarono a recuperare la memoria cittadina.
Così, il Broletto Novara tornò ad assumere un’architettura tipicamente medievale, per poi diventare un museo. Oggi, a seguito degli ultimi interventi di restauro, la Galleria Giannoni e il Salone dell’Arengo sono finalmente aperti.
In particolare, il Salone dell’Arengo ospita eventi culturali di ogni tipo durante tutto l’anno.
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