Il Battistero del Duomo di Novara fa parte del più ampio complesso del Duomo di Novara. È l’unica costruzione a non aver subito interventi successivi, diventando quindi il più antico monumento cristiano della città.

Il primo nucleo è stato costituito nel V secolo, sulla base di una costruzione di epoca romana, di cui sono giunti dei ritrovamenti sottostanti il livello del pavimento.

Il Battistero del Duomo di Novara, custode di affreschi della storia cristiana

La pianta del Battistero del Duomo di Novara è di forma ottagonale, con piccole absidi di forma rettangolare e semicircolare.

Al suo interno, il Battistero del Duomo di Novara ospita strutture portanti in muratura e colonne di marmo in stile corinzio. Domina la scena l’antica vasca ottagonale impiegata per le cerimonie battesimali che avvenivano tramite immersione, di cui sono visibili i resti.

Quando l’usanza del rito per immersione cadde in disuso, si cominciò a utilizzare il monumento funerario romano di Umbrena Polla, posto nella nicchia a Ovest e risalente al II secolo d.C.

A proteggere la cupola del Battistero del Duomo di Novara venne posto un tiburio, che oggi raffigura un ciclo di affreschi risalenti all’età ottoniana, con temi raffiguranti l’Apocalisse. Un intero lato dell’ottagono raffigura il Giudizio Universale, dipinto da Giovanni De Campo nella metà del XV secolo.

Ulteriori modifiche interessarono il Battistero del Duomo di Novara nel ‘600, quando l’apparato decorativo venne ulteriormente arricchito dall’aggiunta di statue in terracotta che ritraggono scene della passione di Cristo.

Tra queste, spicca quella di Giovanni D’Enrico (1559 – 1644), che ora è custodita, insieme alle altre, presso i Musei della Canonica del Duomo di Novara.

Degno di nota anche l’affresco di Pier Francesco Gianoli (1642-1692), raffigurante scene dell’antico testamento.

Il Battistero del Duomo di Milano è collocato di fronte al Duomo stesso, ed è stato l’unico edificio a non essere interessato dagli interventi effettuati dall’Antonelli nell’ambito della riqualificazione dell’intero complesso.