Piazza delle Erbe è un importante punto di interesse della città, che nel Medioevo ospitava la sede della corporazione dei calzolai.
L’influenza di questa corporazione cittadina, testimoniata anche da Palazzo Natta, raggiungeva in Piazza delle Erbe la sua massima espressione. In quest’area, compresa in una più vasta piazza commerciale, la corporazione possedeva l’intero lato settentrionale.
Piazza delle Erbe e Casa Canobio: il dominio della corporazione dei calzolai e il mercato delle verdure ottocentesco
Ciò consentiva loro di affittare spazi ad altri commercianti: i macellai, clienti abituali, tenevano lì le loro beccherie. Grazie a questa sinergia, fino al XV secolo Piazza delle Erbe fu teatro dell’intero ciclo di produzione del pellame: dallo scuoiamento dell’animale fino ad arrivare alla produzione di scarpe e borse.
L’appellativo “delle Erbe” della Piazza risale invece a un’epoca successiva, databile intorno all’Ottocento, periodo in cui l’area era la sede del mercato delle verdure della città.
Per lo stesso motivo, Piazza delle Erbe ospitava anche un’edicola di legno con l’immagine di San Lorenzo, prete e martire novarese protettore di fruttivendoli ed erbivendoli della città.
Piazza delle Erbe è quasi completamente circondata da porticati che, pur risalendo a epoche diverse, conferiscono un carattere elegante alla piazza non mancando di armonia.
Secondo la tradizione, le colonne del lato settentrionale provengono da Biandrate. Quest’ultima, fedele al Barbarossa, fu infatti distrutta intorno al 1100 dai novaresi, che portarono in città un sostanzioso bottino di guerra.
Sempre da Piazza delle Erbe è visibile Casa Canobio, edificio risalente al 1400. La data di costruzione è testimoniata dagli affreschi e dai tondi in cotto con i profili degli imperatori romani Galba e Nerva.
La Casa deve il suo nome ad Amico Canobio, fondatore del Sacro Monte di Pietà, che nel 1592 donò la casa al comune, a patto che ospitasse una scuola.
Fu proprio quello che accadde: l’istituto ospitato da Casa Canobio passò ai Gesuiti nel XVII secolo, e rimase aperto fino al 1849.
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