I resti romani in Piazza Cavour sono un’affascinante testimonianza della cinta muraria che era stata eretta a difesa della città 2000 anni fa.
Le rovine vennero scoperte soltanto nel 1970, in occasione dei lavori di sbancamento per la costruzione di un edificio. Quello che emerse dagli scavi fu un ampio tratto di cinta muraria di epoca romana, databile tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C e posto alla fine di Corso Cavour.
I resti romani in Piazza Cavour: un contenimento contro il nemico e contro il rischio rappresentato dalla natura
La costruzione delle mura si rese necessaria nel momento in cui l’allora territorio di Novaria divenne municipium, nel 42 a.C. Quest’evento fu l’ufficializzazione di un lavoro di centralizzazione che impiegò molti anni.
Sin dall’età del Ferro, infatti, il territorio dell’area insubre occidentale, sebbene densamente popolato, era caratterizzato dalla presenza di villaggi sparsi e non collegati tra loro.
Anche qui, nei resti romani in Piazza Cavour, è possibile riscontrare come la forma della cinta muraria fosse altamente irregolare. Il modello del quadrilatero castrense non era infatti applicabile alla zona per via della sua morfologia.
Si procedette dunque alla costruzione di tratti obliqui, che vanno a definire un’area poligonale. Questa forma influenza ancora oggi la viabilità della città, come è riscontrabile nella deviazione verso ovest di Baluardo Quintino Sella.
I resti romani in Piazza Cavour sono stati costruiti seguendo diverse tecniche e materiali. Il corpo principale è costituito da ciottoli di fiume legati tramite malta, intervallati da due file di mattoni. Questa è una tecnica riscontrabile non solo in Piazza Cavour, ma anche in diversi altri insediamenti nel piemontese.
La zona, evidentemente, presentava anche dei rischi idrogeologici: per questo nei pressi dei resti romani in Piazza Cavour sono state ritrovate anche 297 anfore posizionate per regolarizzare e drenare i regimi idrici circostanti.
Solo in un secondo momento venne realizzato il varco attraverso le mura e un edifico di epoca romana, le cui tracce sono ancora visibili.
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