La Chiesa di San Giovanni Battista Decollato, una gemma seminascosta nel cuore di Novara

La Chiesa di San Giovanni Battista Decollato si trova in piazza Giacomo Puccini, nel centro di Novara, nei pressi del Duomo.

L’edificio si affaccia sulla piazza dominata dalla statua di Carlo Emanuele III, e la sua facciata è posta di fronte il fianco sinistro del Teatro Coccia.

I lavori che diedero inizio alla sua costruzione sono databili al 1635 e durarono fino al 1643. Il progetto venne affidato all’architetto Giovanni Maria Saracco.

La struttura si inserisce all’interno di una serie di altri edifici raggruppati, che offre una veduta molto particolare, sormontata dal tetto del Duomo e del Battistero. È inoltre affiancata dalla Cappella ai caduti per la Patria, dedicata ai novaresi morti nella Prima Guerra Mondiale e in seguito anche nella Seconda. La cappella era in precedenza un sepolcro dei giustiziati e risale al 1671.

La Chiesa di San Giovanni Battista Decollato è anche la sede della Confraternita di S. Giovanni Battista decollato Ad Fontes di Novara, dedita all’assistenza dei condannati a morte.

La facciata, seminascosta alla vista a causa della particolare posizione, presenta una tripartizione verticale e due livelli. Sono presenti membrature architettoniche verticali, come le colonne, e orizzontali, che suddividono gli spazi come il portale sormontato da un timpano ricurvo, le nicchie contenenti le statue di San Giovanni, San Luigi e San Rocco e le finestre. La differenza tra i due livelli viene inoltre accentuata dai diversi colori scelti. I lavori per la realizzazione della facciata terminarono nel 1657.

La pianta presenta un’unica navata e all’interno quattro colonne di granito sono disposte nei rispettivi angoli. L’altare maggiore è attribuito a Francesco e Domenico Pozzo e risale al 1712.  Nel coro, inoltre, è possibile ammirare gli stalli lignei risalenti al 1699 e realizzati su progetto di Pietro Francesco Prina. Sempre per quanto riguarda le sculture, degne di nota sono le statue della Madonna di Caravaggio e San Rocco, databili alla fine del XV secolo.

Passando ai reperti pittorici, invece, troviamo diverse tele disposte sui lati della navata, del coro e del presbiterio, risalenti al Seicento e al Settecento.

Tra queste ricordiamo i dipinti di Stefano Maria Legnani, detto il Legnanino (1661-1764), Giuseppe Nuvolone (1619-1703) e Giuseppe Tosi, il Cuzzio (1671-1764), che ha anche realizzato l’affresco della cupola ritraente la Gloria di San Giovanni.

Per diversi anni la Chiesa ha ospitato presepi viventi e altre rappresentazioni in occasione delle festività natalizie.