Palazzo Bellini, teatro di importanti momenti storici e sede della Banca Popolare di Novara

Palazzo Bellini è un edificio storico di Novara, residenza di famiglie nobili e successivamente sede della Banca Popolare di Novara.

Originariamente proprietà della famiglia Tornielli, la residenza passò nel 1680 ai Bagliotti, che si dedicarono a un importante intervento di restauro e di ampliamento.

Solo nel 1751 l’edificio divenne proprietà della famiglia Bellini. Quest’ultima riuscì a includere nella proprietà anche la Chiesa di San Nicolao, posta nell’angolo Sud-Ovest, anche se successivamente venne abbattuta.

Palazzo Bellini trova la sua destinazione d’utilizzo definitiva solo nel 1900, quando venne acquisito dalla Banca Popolare di Novara. La Banca decise di renderlo la propria sede, e affidò all’architetto Luigi Broggi il compito del restauro e della ridefinizione dell’edificio secondo la sua nuova ragione d’essere. I lavori durarono dal 1903 al 1907.

Prima di giungere all’età contemporanea, però, Palazzo Bellini ospitò anche numerose personalità di diverse epoche storiche, oltre ovviamente alle famiglie proprietarie. Fu infatti proprio in queste sale che, dopo la sconfitta della Bicocca del 1849, Carlo Alberto abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele.

E sempre a Palazzo Bellini si trovò ad alloggiare e a progettare la sua strategia nel 1800 Napoleone Bonaparte, prima della battaglia di Marengo. Diversi decenni più tardi, lo stesso Palazzo ospitò anche Napoleone III, in viaggio verso Magenta, nel 1859.

Pochi anni prima Palazzo Bellini fu la residenza della contessa Giuseppa Tornielli Bellini, che fondò nel 1837 la Scuola di Arti e Mestieri, ente scolastico di eccellenza della didattica ottocentesca novarese.

Oggi, gli interni di Palazzo Bellini si contraddistinguono per alcuni elementi di sapore settecentesco, tra cui gli stucchi e gli affreschi della Sala degli Specchi e della Sala del Consiglio, e i pannelli sovrapporta realizzati da Giuseppe Antonio Pianca (1703-1759).

Inoltre, nelle numerose sale interne è possibile ammirare dipinti e arazzi di pregio, oltre a una collezione di coralli siciliani del XVII secolo, oggi proprietà della Banca.