Novara nel tardo Medioevo e nel Rinascimento fu teatro di numerosi accadimenti che arrivarono a incidere e modificare la struttura stessa della città, oltre alla sua organizzazione e alla sua forma amministrativa.
Tra umanesimo e Rinascimento: la riqualificazione della città e il rinnovamento delle principali costruzioni
Il territorio fu infatti oggetto di campagne di conquista da parte dei re francesi dal 1495 al 1526. La svolta si ebbe soltanto con l’arrivo degli spagnoli di Carlo V, quando con il Rinascimento Novara raggiunse un certo equilibrio. Carlo V affidò la città in feudo ai Farnese nel 1535, ma solo come operazione di facciata: in realtà mantenne un controllo centralizzato.
Novara nel Rinascimento divenne anche una vera e propria piazzaforte. Per realizzare l’ambito progetto, si rese necessaria la distruzione di insediamenti religiosi e sobborghi nati nelle vicinanze delle vecchie mura.
Un rinnovamento, anzi Rinascimento anche della città che, anticipato dal passaggio ai possedimenti di Milano sotto i Visconti e gli Sforza, si riconferma con le testimonianze di piazza delle Erbe e Casa della Porta e Casa Rognoni.
Lo stesso Castello Visconteo Sforzesco, prima tappa di questo percorso, è interessato dal fenomeno di quegli anni. Si registra infatti una fase di edilizia di riqualificazione, comune agli interventi effettuati nelle strutture fortificate avvenute in centri del ducato milanese, trasformate in residenze.
A Novara, le chiese di San Nazzaro e di San Martino, precedentemente conosciuta come abbazia di Santa Maria delle Grazie, sono testimonianza dell’appartenenza della città all’umanesimo lombardo.
Questa linea si propone proprio di effettuare un viaggio attraverso gli edifici che sono stati interessati da rinnovamenti e trasformazioni o che sono invece sorti proprio in quegli anni. Anni di grande fermento, caratterizzati da un desiderio di scoperta che si manifesta in tutti i campi: scientifico, umanistico ma anche architettonico.
Tra il Duomo di Novara, Casa Rognoni Salvaneschi e la Basilica di San Gaudenzio, il percorso 2 ci guida attraverso le meraviglie dell’ingegno umano in epoca rinascimentale.